"RISORGE LA D C "? E. Randazzo "La balena bianca alla riscossa Gennaio-Febbraio 2002

02.03.2020 02:02

Come VAraba Fenice la Democrazia Cristiana risorge dalle proprie ceneri "anzi - come afferma Enzo Randazzo - la D.C. non è stata mai sciolta, non essendosi mai tenuto il congresso di scioglimento, come espressamente previsto dallo statuto del Partito. Lo ha sancito a chiare lettere il provvedimento emesso dal Tribunale di Roma il 12 dicembre scorso. Tale sentenza ha riacceso anche in Sicilia le speranze e gli entusiasmi di quanti non si sono mai rassegnati a considerare questo Partito un'esperienza storica esaurita". Funziona già a pieno regime il Comitato Regionale per il rilancio e la riorganizzazione della D.C. che è presieduto dallo stesso Randazzo. Ora tutti i vecchi democristiani, gli ex, i post, che nel frattempo si sono sparpagliati fra il PPI, CCD. CDU, UDEUR, FORZA ITALIA e la recentissima DEMOCRAZIA EUROPEA hanno la possibilità di tornare a Anno XLIV Gennaio-Febbraio 2002 casa e redimersi. "Non abbiamo bisogno - conferma Randazzo - di nasconderci dietro sigle incomprensibili, estemporanee e volatili; il partito dei democristiani c'è già ed è una Democrazia Cristiana viva, capace di ridestare l'entusiasmo dei vecchi militanti, ma anche di accendere le speranze di tanti giovani nauseati dallo scadimento dell'attuale vita politica". Non tutto però sembra roseo come traspare dalle parole di Randazzo. Alla recente riunione svoltasi nell'Oasi francescana di villaggio Pergusa, i vecchi big dello Scudocrociato, quelli che erano sempre presenti quando la DC governava la Sicilia erano assenti. Perché ? Semplice la risposta: molti di essi hanno già acquisito posizione e poltrone, come a dire " siamo contenti che la D.C. è ancora viva, ma... possiamo lasciare di punto in bianco tanto bendidio?" Una realtà che Randazzo non sottovaluta né tenta di nascondere "nonostante inviti diretti ed indiretti a partecipare alla ripresa organizzativa della D.C. big storici e nuovi notabili dei partiti postdemocristiani si attardano nella elaborazione di complicati organigrammi, distanti dalla sensibilità della gente comune ed incapaci di far battere il cuore democristiano dei siciliani. Mai come ora è necessario superare divisioni e contrapposizioni, mettere da parte ambizioni e calcoli personali per non mancare un grande appuntamento con la storia: rilanciare una forte ed incisiva iniziativa politica della Democrazia Cristiana." Basteranno 10.000 iscritti a rifondare il partito? Lo si saprà meglio e più concretamente il 30 giugno prossimo, data fissata per la prima convocazione. G. Merlo